domenica 24 febbraio 2008

Quasi-infinite loop

Cambiamenti epocali in quest'ultimo anno...
Cambio di vita, cambio di prospettive: mi sono laureato, ho visto il Perù, mi sono rotto una gamba (cosa terribile che invece mi ha impedito di lasciare la mia ragazza), ho smesso di giocare a rugby e deciso che non sono un vero musicista, ho iniziato a lavorare e dopo tutto questo terremoto, sono tornato qui, dov'ero rimasto. Non un centimetro più in la. Esattamente con lo stesso vuoto nello stomaco, nonostante lo spuntino, la stessa voglia di comunicare qualcosa al resto del mondo.
Ho deciso di cambiare qualcosa qua dentro, come sempre non ho le idee ben chiare, staremo a vedere. Lascerò tutto a metà anche questa volta? Probabilmente, si.

Di cosa vi parlo? Delle riflessioni che ho fatto ultimamente. Teniamone traccia per evitare di dimenticarle e tornare, ancora una volta, daccapo.
endfor;


Premetto che non guardo molta televisione (credo come il 90% dei coraggiosi avventurieri che sono riusciti a raggiungere questo sperduto angolo dell' Universo Web... Se davvero avete fatto tutta questa fatica per raggiungere questa pagina, non credo che vi basti l'informazione televisiva), e quando mi capita, se non sto guardando qualcosa di quel mattacchione di Groening ho sempre stampata in faccia una certa smorfia di disgusto...
Avrete sicuramente notato quello stuolo di improbabili personaggi che lavorano per Striscia la notizia e che ogni giorno si spargono su tutta la penisola per punzecchiare il furbacchione di turno. Non critico la genuinità o la buona fede del programma, anzi pur non essendo amante del genere, trovo in effetti che il tutto sia imbastito con comicità semplice, immediata, un po' rustica volendo, che in un'Italia televisiva nella quale si tende sempre a sofisticare tutto e a importare un sacco di american shit è tutto sommato un bel pregio. Critico innanzitutto le risate registrate: è dai tempi del "Drive in" che Ezio Greggio si porta in tasca un registratore rotto che riproduce a intervalli imprevedibili quelle snervanti risatine... In secondo luogo critico i sopracitati personaggi o meglio, gli effetti che sortiscono le loro inchieste. Lo scenario tipico è questo: il furbacchione di turno viene dapprima sputtanato nel pieno della sua attività furbacchionesca, dopodichè spunta un tizio vestito da idiota che gli contesta, a volte punzecchiandolo con un bastone appuntito, le sue belle trovate, aspettando che il malcapitato risponda qualcosa di sensato. Non è un problema che un programma televisivo si occupi di smascherare truffe, e ne renda pubblici i risultati, il problema è un altro. Innanzitutto il diritto di replica. Sorprendere, incalzare, riprendere, un uomo che è appena stato smascherato nelle sue nefandezze e assalito da un'intera troupe televisiva non è un diritto di replica. E' un atto intimidatorio. Dopodichè pubblicare nome, cognome, luogo di residenza, questo forse è peggio. Arrivati a questo punto molti di voi cliccheranno sul tasto 'indietro' del proprio browser per vedere chi è stato così cattivo da indirizzarvi su questa pagina piena di cazzate. Aspettate un attimo prima di farlo, leggete le mie considerazioni.
Primo, ci consideriamo garantisti. Per la legge italiana una persona è innocente fino a quando non viene dimostrato il contrario. Ma non da un programma comico televisivo. Da un tribunale. Viene garantita la difesa di qualunque persona, anche del peggior criminale. Quando una persona viene giudicata colpevole, viene inflitta una pena, proporzionata al danno cagionato, vengono stabiliti i risarcimenti. La televisione salta tutti questi i passaggi, e la pena è unica per tutti: la gogna mediatica. Dalla trasmissione del servizio, quell'uomo, quel truffatore in effetti, è umanamente distrutto. Ogni persona che abbia mai avuto minimamente a che fare con lui non gli presterà più neanche 5€, sarà deriso per anni, costretto a nascondersi in casa. E ciò potrebbe essere anche giusto, si potrebbe obiettare, nel caso di reati gravi, ma chi deve essere a stabilirlo? Tu, che non hai mai fatto una truffa, però non emetti mai gli scontrini fiscali? Tu che d'accordo col carrozziere hai aumentato il danno per l'assicurazione? Tu che non paghi il canone? La coscienza collettiva è sempre pulita. Ma la tua? Se una persona fosse truffata da un'altra e andasse ad appendere in giro per la provincia cartelli che dicono che questa persona è un truffatore, sarebbe come minimo denunciato per diffamazione. Invece la televisione può farlo, può venirti in casa, far vedere la tua faccia, dire il tuo nome e il tuo cognome, farti vergognare davanti a milioni di persone dei tuoi errori mentre noi applaudiamo e siamo contenti che quattro ladri di polli vengano messi alla berlina davanti a tutta l'Italia. Ci sentiamo più sicuri, davvero questo tipo di programmi ci rendono più sicuri, davvero dobbiamo garantire a questi personaggi il potere di andare a stanare questi delinquenti, o prima di fare il numero di striscia la notizia dovremmo provare a chiamare i Carabinieri?
Tutto questo discorso era solo un esempio, di come siamo abituati a fidarci in maniera acritica di ciò che ci viene detto, solo perchè la fonte e i presupposti siano buoni, e di come siamo pronti a fornire potere e autorità (che non spettano) alla televisione.
Ci sentiamo l'anno prossimo, con nuove esaltanti avventure.

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